L'accumulo non conviene neanche senza scambio sul posto?
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Re: L'accumulo non conviene neanche senza scambio sul posto?
@alby62 Quindi quanti anni ti sono usciti con 0.0464€/kWh (meno le tasse)? Quanto dovrebbe costare l'accumulo per rientrarvi in 5-6 anni? Cosa intendi per "non più di tanto", mostra che calcoli hai fatto, con i numeri.
Ti sei perso tutti i precedenti messaggi? Visto che stiamo parlando del "futuro" e quindi nello specifico il calcolo di ammortamento dell'accumulo rispetto a RD e se converrà metterlo in tale contesto.
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Re: L'accumulo non conviene neanche senza scambio sul posto?
RID e SSP, a parte la tassazione che si ha con il RID, sono all'incirca lo stesso, nel senso che non c'è bisogno di sopprimere lo Scambio sul Posto per far rientrare più o meno il tutto come se fosse RID: basta diminuire fino quasi ad azzerare il CUS (Contributo Unitario di Scambio, aggiunto ad ogni kWh scambiato).
Il seguente è lo storico del CUS in zona NORD:
Non so bene come venga assegnato questo valore, ma come c'è stato un picco negativo nel 2022 (quando il prezzo dell'energia è andato alle stelle), lo stesso può accadere nei prossimi anni.
Il prezzo massimo che dovrebbe costare l'accumulo per ripagarlo in un determinato periodo dipende comunque ovviamente anche da quanto uno consuma.
Provo a fare un esempio:
- Consumo annuo: 8000 kWh
- Produzione annua FV: 9000 kWh
- Autoconsumati diretti: 2000 kWh
- Autoconsumati per accumulo: 5000 kWh
- Accumulo: 25 kWh (costo 25*230*0,50 = 2875 Euro)
Con questi valori, ci si ripaga l'accumulo dopo circa 5 anni con SSP (CUS a 0,047) e dopo circa 3 anni con RID. Se diminuissero il CUS ai livelli del 2022 (0,028), ci si ripagherebbe l'accumulo dopo circa 4 anni.
Quindi la convenienza economica, se si riesce davvero a trovare un accumulo a 230 €/kWh, c'è già ora.
Il problema secondo me – come si diceva in un post precedente – è che gli accumuli domestici sono attualmente pensati "isolati" dalla rete, senza interagire con i reali bisogni di quest'ultima.
Se vogliamo svincolarci il più possibile dalle fonti fossili, dismettendo progressivamente le centrali termoelettriche, allora bisogna fare in modo da "appiattire" il più possibile la curva "Thermal", che vuol dire che i sistemi di accumulo dovrebbero accumulare nelle ore di picco del fotovoltaico e nelle ore serali e rilasciare in rete nelle ore di "punta" (più o meno F2, al mattino e alla sera).
Invece tutti i sistemi attuali di accumulo domestico pensano solo ed esclusivamente ad azzerare i propri prelievi, e non al "bene" della rete.
Nel mio piccolo, ho programmato il mio "accumulo" (che è la batteria dell'auto elettrica regolata dalla WallBox) con la possibilità di aumentare la potenza di prelievo nelle ore in cui il termoelettrico è meno utilizzato (ore centrali della giornata, di notte qualora avessi bisogno del 100% per il giorno dopo).
Lo so, è una goccia in mezzo al mare, ma credo che sia questa la direzione da prendere in un futuro in cui l'accumulo servirà ad eliminare o perlomeno ridurre il più possibile la dipendenza dalle fonti fossili.
Il seguente è lo storico del CUS in zona NORD:
Codice: Seleziona tutto
2011: 0,07465
2012: 0,04855
2013: 0,05331
2014: 0,06361
2015: 0,07000
2016: 0,06757
2017: 0,05312
2018: 0,05582
2019: 0,06696
2020: 0,06535
2021: 0,05078
2022: 0,02816
2023: 0,04694
Il prezzo massimo che dovrebbe costare l'accumulo per ripagarlo in un determinato periodo dipende comunque ovviamente anche da quanto uno consuma.
Provo a fare un esempio:
- Consumo annuo: 8000 kWh
- Produzione annua FV: 9000 kWh
- Autoconsumati diretti: 2000 kWh
- Autoconsumati per accumulo: 5000 kWh
- Accumulo: 25 kWh (costo 25*230*0,50 = 2875 Euro)
Con questi valori, ci si ripaga l'accumulo dopo circa 5 anni con SSP (CUS a 0,047) e dopo circa 3 anni con RID. Se diminuissero il CUS ai livelli del 2022 (0,028), ci si ripagherebbe l'accumulo dopo circa 4 anni.
Quindi la convenienza economica, se si riesce davvero a trovare un accumulo a 230 €/kWh, c'è già ora.
Il problema secondo me – come si diceva in un post precedente – è che gli accumuli domestici sono attualmente pensati "isolati" dalla rete, senza interagire con i reali bisogni di quest'ultima.
Se vogliamo svincolarci il più possibile dalle fonti fossili, dismettendo progressivamente le centrali termoelettriche, allora bisogna fare in modo da "appiattire" il più possibile la curva "Thermal", che vuol dire che i sistemi di accumulo dovrebbero accumulare nelle ore di picco del fotovoltaico e nelle ore serali e rilasciare in rete nelle ore di "punta" (più o meno F2, al mattino e alla sera).
Invece tutti i sistemi attuali di accumulo domestico pensano solo ed esclusivamente ad azzerare i propri prelievi, e non al "bene" della rete.
Nel mio piccolo, ho programmato il mio "accumulo" (che è la batteria dell'auto elettrica regolata dalla WallBox) con la possibilità di aumentare la potenza di prelievo nelle ore in cui il termoelettrico è meno utilizzato (ore centrali della giornata, di notte qualora avessi bisogno del 100% per il giorno dopo).
Lo so, è una goccia in mezzo al mare, ma credo che sia questa la direzione da prendere in un futuro in cui l'accumulo servirà ad eliminare o perlomeno ridurre il più possibile la dipendenza dalle fonti fossili.
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Re: L'accumulo non conviene neanche senza scambio sul posto?
Trova l'accumulo a 230€/kWh compreso qualcuno che lo installi, lo certifichi e gestisca la garanzia.
Poi ne riparliamo.
Perché di accumuli venduti su internet ne trovi quanti ne vuoi, poi però lo devi installare.
E l'installatore, si deve prendere carico della garanzia sull'installazione.
Auguri
Poi ne riparliamo.
Perché di accumuli venduti su internet ne trovi quanti ne vuoi, poi però lo devi installare.
E l'installatore, si deve prendere carico della garanzia sull'installazione.
Auguri
Re: L'accumulo non conviene neanche senza scambio sul posto?
Grazie per il calcolo accurato. Io l'ho fatto in modo molto più spartano (perché volevo avere idea se il rientro dell'accumulo fosse oggettivamente possibile in un determinato range temporale, e specificatamente in RD, che presumibilmente costituirà il futuro).lucabon ha scritto: ↑04/10/2024, 14:53 RID e SSP, a parte la tassazione che si ha con il RID, sono all'incirca lo stesso, nel senso che non c'è bisogno di sopprimere lo Scambio sul Posto per far rientrare più o meno il tutto come se fosse RID: basta diminuire fino quasi ad azzerare il CUS (Contributo Unitario di Scambio, aggiunto ad ogni kWh scambiato).
Ho preso come prezzo base per l'immissione il PMG, che è l'unico garantito, che equivale a 0,0464€/kWh per l'anno 2024, per il quale però ci vanno pagate le imposte a seconda dello scaglione IRPEF, supponiamo l'aliquota più bassa, che è del 23%, questo ci fa "guadagnare" 0,0357€ per ogni kWh immesso.
Ho poi preso il numero di cicli che il mio accumulo effettua all'anno (il numero di cicli sulla capacità totale, senza tener conto dei limiti scarica) che sono circa 200, quest'anno per me sono stati 192. Supposto che l'accumulo sia stato adeguatamente dimensionato all'impianto e ai consumi (il mio lo è), significa che lo stesso scambia circa 200kWh al kWh di capacità all'anno, per un accumulo da 10kWh, fanno 2000kWh.
Riduciamo questo valore in energia utile per perdite dell'accumulo (circa il 10%), diventano 1800kWh non immessi ma auto-consumati.
Ho preso come costo dell'energia complessivo (cioè oltre alla spesa per la materia energia e tutti gli oneri associati al consumo: spesa per il trasporto, oneri di sistema, accise e IVA) di 0,15€/kWh.
La differenza (cioè quello che si "guadagna" non immettendo, ma accumulando), diventa: 0,15€ - 0,0375€ = 0,1125€ * 1800kWh = 202,5€/anno
Un accumulo da 10kWh dal costo di 2300€, per essere ammortizzato, richiederebbe quindi:
A prezzo pieno (2300€): 11,3 anni
Con bonus 50% (1150€): 5,6 anni
Con bonus 36% (1472€): 7,2 anni
I calcoli di cui sopra non sono certamente precisi, possono variare sensibilmente, specialmente perché il costo dell'energia prelevata da rete può variare sensibilmente a seconda del contratto (io ho preso 0,15€/kWh come importo fisso, tutto incluso, che può essere anche troppo ottimistico), però volevo farmi un'idea realistica di quanto tempo effettivamente occorra per rientrare dei costi.
Re: L'accumulo non conviene neanche senza scambio sul posto?
se FV rallenterà sarà colpa solo del decreto Agricoltura e dei Presidenti di regione e dei COmitati di zona..che non vogliono il FV sopra 20 kw.
Ma per ora non ci sono segni di rallentamento..anzi...io pure sto istallando 3 MW e ho altri spazi a terra da usare dunque secondo me sino al 2030 il calo del residenziale viene assorbito da industria e Utulity.
E il FV ormai viaggia senza incentivi o quasi (salvo in agricoltura , dato che il governo vice di voti degli agricoltori)
Invece per accumuli..sarà una morte ..salvo arrivo nel 25 delle Aste TErna..ma allora siamo di nuovo bella fase "soldi a manetta" come al tempo del CE...che non ha lsciato un gran bel ricordo..diciamocelo (e io ne sto godendo eh, ma devo essere onesto...troppi soldi in un omento in cui era troppo caro)
Ma aste terna sono solo "non domestico"...per me il mercato domestico avrà un congelamento ne 25.
FV: 15 kW Sunpower - Riscaldamento: PDC aria acqua ZUBADAN 12 KW
Re: L'accumulo non conviene neanche senza scambio sul posto?
Gli installatori che gestiscono Deye/V-TAC/Growatt ti propongono gli accumuli (ovviamente certificati) a quel prezzo. Se ti fai un giro nei vari gruppi di FB, trovi installatori che ormai offrono installazioni con accumulo incluso a prezzi ben inferiori a quelli che noi ancora oggi usiamo come "standard". Insomma, non esiste solo il "cartello" Huawei e compagnia bella. Ma più che parlare degli accumuli più convenienti, si stava discutendo di QUANTO deve costare l'accumulo per rientrare in tempi ragionevoli, se lo trovi lo metti, se non lo trovi... non lo metti!
L'accumulo non aggiunge alcun "onere" aggiuntivo all'installatore, deve farsi già carico del rischio d'impresa relativo all'impianto, collegare una batteria non gli costa nulla e non deve certificare nulla. La garanzia diretta dell'installatore (che riguarda l'installazione) è la stessa diretta che copre l'intero impianto (i soliti due anni), poi devi rifarti alla garanzia del produttore.
Re: L'accumulo non conviene neanche senza scambio sul posto?
Per il domestico, mettere l'accumulo sarà più conveniente che vendere l'energia, quindi a meno che non prendi tutti "figli dei fiori", la gente si farà i conti in tasca e sceglierà la soluzione che fa risparmiare di più.
Quindi fintanto che ci saranno nuovi impianti, ci saranno nuovi accumuli, e in proporzione aumenteranno.
Come già scritto nei precedenti messaggi (al netto delle considerazioni ecologiste), come fai a convincere la gente a non accumulare, se l'energia immessa gliela paghi 10c in meno di quanto gli costa poi ricomprarsela? Non ti pare?
Re: L'accumulo non conviene neanche senza scambio sul posto?
I dati dicono che nei primi 6 mesi 2024..nonostante generosi incentivi ancora in essere (di cui molta cosa del 110%) il NUMERO degli accumulo è calato del 28% si stesso semestre 23
Fortunatamente Utility scale comincia a macinare per cui la POTENZA installata cala solo dell 1%..ma ripeto..mercato domestico si sta congelando..finita la coda 110% a dicembre..fine dei giochi per gli "ecologisti del portafogli"
Fortunatamente Utility scale comincia a macinare per cui la POTENZA installata cala solo dell 1%..ma ripeto..mercato domestico si sta congelando..finita la coda 110% a dicembre..fine dei giochi per gli "ecologisti del portafogli"
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Re: L'accumulo non conviene neanche senza scambio sul posto?
L'ho scritto nel precedente messaggio:
In Italia nel primo semestre del 2024 gli impianti domestici (e quindi anche gli accumuli) hanno rallentato, hanno però accelerato quelli utility-scale (anche per quanto riguarda gli accumuli).
In generale, ci sono stati 3GW di nuovi impianti e 2,63GWh di nuovi accumuli installati.
Stai sempre ragionando al passato, quando l'accumulo sarà sempre più conveniente dell'immissione, sarà dura convincere la gente a non metterlo.
In Italia nel primo semestre del 2024 gli impianti domestici (e quindi anche gli accumuli) hanno rallentato, hanno però accelerato quelli utility-scale (anche per quanto riguarda gli accumuli).
In generale, ci sono stati 3GW di nuovi impianti e 2,63GWh di nuovi accumuli installati.
Stai sempre ragionando al passato, quando l'accumulo sarà sempre più conveniente dell'immissione, sarà dura convincere la gente a non metterlo.
Re: L'accumulo non conviene neanche senza scambio sul posto?
Al venir meno del 110% la gente non lo mette più..per me significa che manco col 50% è redditizio metterlo...figuriamoci col 36%.
Coi SE e coi MA non si fa nulla..oggi è cosi.
SE leveranno SSP..SE caleranno prezzi accumuli..SE prezzo energia resterà elevato (perche anche quello conta)..ne riparleremo.. oggi non è da comprare se si deve pagare anche solo al 50%
Aumentano accumuli "di rete"..e anche quelli contribuiscono a rendere inutili quelli privati..perche se cala divario fra valore Peak e Offpeak..l'accumulo del sig Marietto non si ripaga mai...mentre quelli "centralizzati" li ripaga Terna in fattura dunque per loro il rischio non esiste...per Marietto si...ecco perche crollano i residenziali e crescono gli altri.
Dal 2029 poi crolla la componente ONERI SISTEMA (del 90%!) e dunque il delta fra valore immesso e valore prelievo si stringe molto..e con lui il vantaggio di accumulare..e al 2030 manca poco..meno del tempo che serve per ammortizzarlo..dunque il rischio di sbagliare passo esiste.
Visto che dici agli altri che guardano alpassato..se tu vuoi fare i conti "sul futuro" ..gli oneri di sistema di levi levare al 90%..ora rifai i conti e poi dicci cosa esce e poi fai i conti calcolando come si spiana il Peak con 9 gw/70 gwh che Terna vuole mettere in gara...perche anche quello spiana divario su cui si basa idea dell'accumulatore residenziale, accumulo in ore di basso valore e uso quando costa di piu...senza contare che se tutti lo fanno poi il delkta non c'è piu..e se ci avevi avevi basato i conti sopra, ecco che chi ha comprato accumulo non rientra e chi non l'ha comprato gode del vantaggio del prezzo "flat" senza aver speso 1 centesimo..motivo per lasciarlo afre a chi li farà centralizzati (Terna)
Se si parla di futuro.. bisogna prendere in considerazione tutte le variaibili..non solo quelle utili alla tesi da dimostrare..e francamente tu che non arrivi al concetto che la CO2 emessi aumenta se introduco n elemento che consuma rispetto ad un'alternativa senza consumo parassita.. non mi sembri attrezzato per analizzare tutte ste variabili.
Coi SE e coi MA non si fa nulla..oggi è cosi.
SE leveranno SSP..SE caleranno prezzi accumuli..SE prezzo energia resterà elevato (perche anche quello conta)..ne riparleremo.. oggi non è da comprare se si deve pagare anche solo al 50%
Aumentano accumuli "di rete"..e anche quelli contribuiscono a rendere inutili quelli privati..perche se cala divario fra valore Peak e Offpeak..l'accumulo del sig Marietto non si ripaga mai...mentre quelli "centralizzati" li ripaga Terna in fattura dunque per loro il rischio non esiste...per Marietto si...ecco perche crollano i residenziali e crescono gli altri.
Dal 2029 poi crolla la componente ONERI SISTEMA (del 90%!) e dunque il delta fra valore immesso e valore prelievo si stringe molto..e con lui il vantaggio di accumulare..e al 2030 manca poco..meno del tempo che serve per ammortizzarlo..dunque il rischio di sbagliare passo esiste.
Visto che dici agli altri che guardano alpassato..se tu vuoi fare i conti "sul futuro" ..gli oneri di sistema di levi levare al 90%..ora rifai i conti e poi dicci cosa esce e poi fai i conti calcolando come si spiana il Peak con 9 gw/70 gwh che Terna vuole mettere in gara...perche anche quello spiana divario su cui si basa idea dell'accumulatore residenziale, accumulo in ore di basso valore e uso quando costa di piu...senza contare che se tutti lo fanno poi il delkta non c'è piu..e se ci avevi avevi basato i conti sopra, ecco che chi ha comprato accumulo non rientra e chi non l'ha comprato gode del vantaggio del prezzo "flat" senza aver speso 1 centesimo..motivo per lasciarlo afre a chi li farà centralizzati (Terna)
Se si parla di futuro.. bisogna prendere in considerazione tutte le variaibili..non solo quelle utili alla tesi da dimostrare..e francamente tu che non arrivi al concetto che la CO2 emessi aumenta se introduco n elemento che consuma rispetto ad un'alternativa senza consumo parassita.. non mi sembri attrezzato per analizzare tutte ste variabili.
FV: 15 kW Sunpower - Riscaldamento: PDC aria acqua ZUBADAN 12 KW