Ha senso installare accumulatori per assorbimento di picco?

Accumulatori atti ad immagazzinare l'energia e renderla disponibile quando necessario, riducendo al minimo la dipendenza dalla rete elettrica.
Regole del forum
Parlare di un solo e singolo argomento per discussione, nella sezione più corretta e con un titolo chiaro e descrittivo, evitando i fuori tema | Evitare di citare tutto il testo di un precedente messaggio, ma lasciare solo il minimo indispensabile usando questo sistema | Utilizzare le unità di misura corrette, in particolare i kW per la potenza e i kWh per l'energia, di cui è spiegata la differenza qui | Leggere il regolamento completo che è visibile qui
dottoraus
★ Principiante
Messaggi: 8
Iscritto il: 30/04/2024, 13:34
Località: Napoli

Ha senso installare accumulatori per assorbimento di picco?

Messaggio da dottoraus »

Buongiorno a tutti,
a Napoli sto facendo i lavori di ristrutturazione di un appartamento che verrà trasformato in Bed & Breakfast.

L'appartamento al momento è allacciato alla rete con un contrato da 6 kW.

L'impresa di costruzione mi ha proposto un impianto fotovoltaico così composto:

15 moduli fotovoltaici Sunpower Maxeon 3 da 400 W
Inverter Huawei da 6 Kwp
Accumulo Huawei da 10 kWh.

Ho qualche dubbio però sull'assorbimento di picco:
A regime il B&B avrà 5 stanze, ognuna con split aria condizionata e riscaldamento da 7000 Btu.
Avrà 2 vasche idromassaggio, due lavatrici e potenzialmente 5 phone che vanno in contemporanea.

E' ragionevole stimare che in alcuni momenti l'impianto potrebbe assorbire, come picco, 14-15 kW.

Che ragionamenti devo fare per capire se l'impianto è dimensionato correttamente? Non ne faccio un tema di generazione di energia (il tetto a falda viene usato tutto, e la stima è di produrre circa 7.000 kWh/anno).

Ne faccio più un tema di assorbimento dei picchi.

L'accumulatore huawei scarica 5 kW, e la rete mi da max 6 kW. Se la stima di picco è 14-15 kW devo necessariamente pensare ad un aumento della potenza di rete (e quindi alla riprogettazione dell'intero impianto come trifase) oppure è possibile aumentare il numero di accumulatori in modo da avere magari 2 accumulatori che mi scaricano 5 kW l'uno avendo quindi
5 kW accumulatore 1
5 kW accumulatore 2
6 kW dalla rete
= 16 kW disponibili per i picchi?

Nel caso in cui questo fosse possibile, poichè sicuramente in alcuni mesi dell'anno non produrrò sufficiente energia, è possibile (ed ha senso?) che gli accumulatori si carichino dalla rete elettrica quando non c'è sufficiente produzione fotovoltaica?

Scusate se faccio domande che possono essere da ignorante, ma temo molto la faciloneria di alcuni "installatori della domenica" e leggendo questo forum (purtroppo non ho trovato la risposta alla mia esigenza) ho trovato invece grandissima competenza.

Grazie a chiunque mi vorrà aiutare.

dottoraus
Ultima modifica di MaxVe il 30/04/2024, 16:05, modificato 1 volta in totale.



VPP
★★★★ Esperto
Messaggi: 6291
Iscritto il: 31/01/2022, 14:21
Veicolo: Corsa-e

Re: Ha senso installare accumulatori per assorbimento di picco?

Messaggio da VPP »

Gli accumulatori non hanno senso, economicamente e tecnicamente.

Alza la fornitura a 14-15 kW trifase e poi dimensiona l'impianto FV (senza accumulo) in base a consumi previsti e spazio utilizzabile sul tetto.

P.S. Con un inverter monofase da 6 kW anche se metti il massimo di accumulatori (credo 20 kWh ma forse di più) passa tutto dall'inverter e quindi più di 6 kW non hai comunque.
dottoraus
★ Principiante
Messaggi: 8
Iscritto il: 30/04/2024, 13:34
Località: Napoli

Re: Ha senso installare accumulatori per assorbimento di picco?

Messaggio da dottoraus »

Grazie VPP, capisco quindi che l'accumulatore non può essere montato a valle dell'inverter?
Parlando teoricamente, al di là del senso economico, la soluzione che proponevo mi permetterebbe di avere i 16kW di potenza?

Potrei alimentare l'impianto elettrico allo stesso tempo con
- rete elettrica
- accumulatore 1 (eventualmente connesso alla rete elettrica in modo da caricarsi off-peak anche quando non c'è abbastanza produzione FV)
- accumulatore 2 (eventualmente connesso alla rete elettrica in modo da caricarsi off-peak anche quando non c'è abbastanza produzione FV)
- inverter?

Ho letto, e comprendo, le varie discussioni sul senso o non senso degli accumulatori. La mia domanda è solo teorica, per capire un po' meglio come funzionano questo tipo di impianti.
marco__
★★★ Intenditore
Messaggi: 236
Iscritto il: 10/05/2022, 9:28

Re: Ha senso installare accumulatori per assorbimento di picco?

Messaggio da marco__ »

Gli accumulatori erogano solo corrente continua ed è comunque necessario passare attraverso un inverter in uscita.
Per fare come dici tu dovresti montare accumulatori con inverter integrato (es i tesla) ma il gioco non vale la candela.
Oltretutto il contatore è solo un anello della catena, anche l'impianto deve essere dimensionato per gestire 15 kW, quindi a quel punto tanto vale avere quella potenza disponibile dalla rete.
dottoraus
★ Principiante
Messaggi: 8
Iscritto il: 30/04/2024, 13:34
Località: Napoli

Re: Ha senso installare accumulatori per assorbimento di picco?

Messaggio da dottoraus »

Grazie Marco, quindi ipotizzando di avere 15 kW in trifase dalla rete, che inverter (ed eventualmente accumulatori) dovrei montare?

lucabon
★★★ Intenditore
Messaggi: 898
Iscritto il: 19/12/2023, 15:54
Località: MB
Veicolo: Hyundai Ioniq 5

Re: Ha senso installare accumulatori per assorbimento di picco?

Messaggio da lucabon »

@dottoraus
VPP ha scritto: 30/04/2024, 16:17 Gli accumulatori non hanno senso, economicamente e tecnicamente.
Concordo. Alzare la fornitura da 6 a 15 kW ti costa circa 210 Euro all'anno. Una batteria ad accumulo che carica anche da rete come la Tesla Powerwall (13,5 kWh, 7 kW picco, 5 kW continui) ti costa solo di materiale 7400 Euro. Vuol dire che arriveresti al pareggio dopo 35 anni. Sempre che la batteria duri così tanto...
VPP ha scritto: 30/04/2024, 16:17 Alza la fornitura a 14-15 kW trifase e poi dimensiona l'impianto FV (senza accumulo) in base a consumi previsti e spazio utilizzabile sul tetto.
Dopo i 10 kW, gli step sono di 5 kW, quindi 10-15-20-25-ecc. (https://www.arera.it/consumatori/potenza-del-contatore). Concordo anche qui di riempire il più possibile il tetto e mettere inverter fotovoltaico trifase.
VPP ha scritto: 30/04/2024, 16:17 P.S. Con un inverter monofase da 6 kW anche se metti il massimo di accumulatori (credo 20 kWh ma forse di più) passa tutto dall'inverter e quindi più di 6 kW non hai comunque.
Tecnicamente avresti gli 8 kW per tre ore dalla rete + la potenza massima dell'inverter/batteria (quello Huawei 5/6 kW), quindi una potenza massima di picco di 13 kW (solo batteria) o 14 kW (se genera anche il fotovoltaico). Con il Powerwall avresti 15 kW di picco e 13 kW continui. Ma (attualmente) non ha senso installare nessuna soluzione con accumulo.
Hyundai Ioniq 5 RWD 77.4 kWh Evolution 2023
npole2000
★★★★ Esperto
Messaggi: 1028
Iscritto il: 14/07/2023, 12:34

Re: Quali soluzioni per inverter che stacca causa tensione alta?

Messaggio da npole2000 »

Il prezzo degli accumuli è sceso del 90% in 15 anni (comprensibile data la rapida evoluzione della tecnologia), ma cosa più importante è che IEA stima un calo del 40% rispetto ai prezzi odierni nei prossimi 4 anni e mezzo.
Sul mercato Cinese (che è ovviamente il leader mondiale di produzione di accumuli) si è raggiunto attualmente il minimo storico: 125$/kWh e si prevede che i prezzi scendano al di sotto degli $80/kWh nel tempo sopra citato.
Questo ovviamente avvantaggerà i grandi accumuli di rete, ma certamente renderà conveniente gli accumuli domestici o comunque decentralizzati (comunità energetiche) e l'autoconsumo, in rapporto a quanto viene (e verrà) retribuita l'energia venduta.
Attualmente gli accumuli più economici disponibili e utilizzabili su impianti grid-tied in Italia (a "causa" della CEI-021) si aggirano sui 240€/kWh, ma questo prezzo potrebbe essere già abbattuto se più produttori certificassero i loro accumuli secondo le nostre norme (perché adesso lo hanno fatto in pochi, come V-TAC/Deye) e non ha molto senso che una batteria da 10kWh certificata CEI-021 costi 2400€, mentre la stessa batteria, costruita con gli stessi componenti (celle e BMS), senza certificazione (ma comunque IEC), utilizzabile in impianti off-grid, ne costi 1250€.
demov
★★★ Intenditore
Messaggi: 753
Iscritto il: 21/12/2021, 23:15
Località: Prov. Modena
Veicolo: 500e

Re: Quali soluzioni per inverter che stacca causa tensione alta?

Messaggio da demov »

Condivido parzialmente il "non senso" tra batteria CEI-021 e non, ma conoscendo i prezzi delle certificazioni (non quello specifico CEI ma di altre) comprendo in qualche modo la maggiorazione di prezzo; mentre se uno va off-grid è meglio che si assembli la batteria così il costo scende anche a 75-80 €/kWh (probabilmente andando a trattare anche meno; cosa che esempio sto facendo per i pannelli di fascia medio/alta Aiko da 625W arrivando a circa 195€/kWp inclusa spedizione a casa però escluso montaggio).
Con i prezzi attuali di circa 240-250€/kWh (costo che ho visto anche io con la CEI) a seconda dei casi può iniziare a convenire l'accumulo a maggior ragione con detrazione al 50%.
Proprio in quest'ultimo periodo sto valutando il ftv ibrido da 20 kWp... Nel mio caso dati i consumi alti (con futura pdc e A/C circa 20 MWh/anno) e potenza impegnata che dovrei aumentare a 15 kW torna utile un accumulo così da permettermi esempio di abbassare a 3 kW la potenza impegnata e ridurre di molto l'energia prelevata da rete, in caso caricarla da rete in fascia F2/3 (es. in inverno) con tariffe agevolata favorendo il peak shaving lato rete. Nei prossimi giorni farò simulazioni.
Non mi stupirei se il ritorno economico è meno di quanto si scrive in generale.
npole2000
★★★★ Esperto
Messaggi: 1028
Iscritto il: 14/07/2023, 12:34

Re: Quali soluzioni per inverter che stacca causa tensione alta?

Messaggio da npole2000 »

Si, ho tenuto conto del costo imprenditoriale della certificazione, ma su un'economia di larga scala, non è possibile che una batteria (una singola unità) arrivi a costare il doppio "solo" perché ha la certificazione CEI-021, anche perché è già certificata IEC e la "trascrizione" è una operazione più burocratica che tecnica (e viene fatta nella quasi totalità dei casi in Germania). Ci sta il rischio imprenditoriale, ci stanno le noie burocratiche, ma il doppio per pezzo mi sembra un'esagerazione (a meno che quei produttori non vogliano rientrare dei costi della certificazione il prima possibile vendendo solo una "manciata" di pezzi, perché il mercato Italiano magari non è così appetibile, specialmente finito il superbonus). Io credo che se oltre a Deye, V-TAC, Pylontech ecc. arrivino altri produttori Cinesi ad ottenere la certificazione (ad esempio Basen), il costo degli accumuli CEI-021 si possa abbattere ulteriormente e immediatamente anche senza che scenda il prezzo delle celle.

Auto-Assemblarsi le celle fa certamente risparmiare, ma diciamolo francamente non è cosa da tutti e ti espone a determinati rischi. Io stesso, pur sapendolo fare e avendo una certa esperienza, alla fine ho preferito installare accumuli già "finiti", piuttosto che risparmiare il più possibile, anche perché mi sono costati circa 135€/kWh (off-grid), per me un prezzo assolutamente ragionevole per non assumermi eccessivi rischi.
paskyu
★★★★ Esperto
Messaggi: 6250
Iscritto il: 26/03/2020, 14:51
Località: Provincia di Varese
Veicolo: e-Up 2020; M3 RWD'24

Re: Ha senso installare accumulatori per assorbimento di picco?

Messaggio da paskyu »

demov ha scritto: 02/05/2024, 11:29 riduzione notevole della potenza impegnata.
Perdonami, ma questo è un problema relativo.
Passare da un 3kW ad un 6kW, a parte il costo una tantum, sono poco meno di 6€/mese, bevi 6 caffè in meno ed hai già risparmiato.
Inoltre, se dopo 2 giorni di brutto tempo le batterie sono a terra, che fai, stai al freddo e ti lavi con l'acqua ghiacciata?
Ho 6kW di fornitura, se il sole c'é vado di autoconsumo, se non c'é ho comunque sempre i 6kW.

Per i costi dell'accumulo, ricordo che qualche anno fa, in altro forum, in molti si lamentarono delle Pylontech che erano meno che efficienti ed il supporto tecnico praticamente inesistente.
Pagate poco, valevano molto meno.
Ma anche le Varta, che ora non sento nemmeno più nominare, e le Aton ( a memoria, mi pare si chiamassero così quelle che montava enelX).
Roba da prezzo che valeva meno della carta della fattura.
Per cui, non è detto che prezzi bassi corrispondano ad egual caratteristiche effettive.


In ogni caso fine degli OT.

Se volete parlare di accumuli, c'é la sezione dedicata.
Il titolo di questo tread è un'altro.

Rispondi

Torna a “Batterie di Accumulo”