La mia angoscia nel provare Jaguar i-Pace da tre mesi
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Re: La mia angoscia nel provare Jaguar i-Pace da tre mesi
Ringrazio sentitamente tutti coloro che hanno voluto esprimere il loro parere, in merito alle mie considerazioni. Senza in alcun modo voler stilare una "classifica" di merito, vorrei tuttavia sottolineare una delle vostre ultime considerazioni - che dovrebbe davvero farci riflettere:
"la ev per me va usata per quanto ti può offrire, siamo noi a dover piegarci all'auto e non il viceversa".
E' proprio quello che sto facendo anche perchè, come del resto ho già avuto modo di dire, continuo a credere e a cercare di fare, immodestamente, la mia parte in un futuro decisaente più "green" e meno dannoso per il pianeta.
"la ev per me va usata per quanto ti può offrire, siamo noi a dover piegarci all'auto e non il viceversa".
E' proprio quello che sto facendo anche perchè, come del resto ho già avuto modo di dire, continuo a credere e a cercare di fare, immodestamente, la mia parte in un futuro decisaente più "green" e meno dannoso per il pianeta.
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Re: La mia angoscia nel provare Jaguar i-Pace da tre mesi
Grazie a tutti per le vostre interessanti considerazioni, in merito alle mie "angosce". Vorrei solo aggiungere un paio di precisazioni:
a) quando dico di "infrangere i limiti di velocità" non intendo esortare nessuno a farlo, nè tantomeno passare per lo squilibrato al volante. Volevo semplicemente sottolineare la potenza erogata dalla mia I-Pace, quasi instantaneamente, che ti porta - soprattutto in autostrada- a fare qualche sorpasso al di sopra dei canonici 130 Km/h.
Inoltre, qualcuno mi ha consigliato di installare pannelli fotovoltaici per alimentare il mio wallbox, dandola come considerazione ovvia e scontata. Quel qualcuno non ha considerato il fatto che, per problemi strutturali, mi sarebbe impossibile farlo. Grazie lo stesso per il consiglio.
Infine, sottolinea nuovamente la notevolissima scarsità di colonnine pubbliche a 50Kw che, ovviamente, tingerebbero davvero di rosa la vita di tutti i Jaguaristi elettrici. Io abito in provincia di Milano e tolto qualcosina di ENEL e di A2A (peraltro quest'ultima non sembra compatibile con la mia I-Pace), la ricarica a 50Kw rimane una chimera. Figuriamo nel resto del Paese.
a) quando dico di "infrangere i limiti di velocità" non intendo esortare nessuno a farlo, nè tantomeno passare per lo squilibrato al volante. Volevo semplicemente sottolineare la potenza erogata dalla mia I-Pace, quasi instantaneamente, che ti porta - soprattutto in autostrada- a fare qualche sorpasso al di sopra dei canonici 130 Km/h.
Inoltre, qualcuno mi ha consigliato di installare pannelli fotovoltaici per alimentare il mio wallbox, dandola come considerazione ovvia e scontata. Quel qualcuno non ha considerato il fatto che, per problemi strutturali, mi sarebbe impossibile farlo. Grazie lo stesso per il consiglio.
Infine, sottolinea nuovamente la notevolissima scarsità di colonnine pubbliche a 50Kw che, ovviamente, tingerebbero davvero di rosa la vita di tutti i Jaguaristi elettrici. Io abito in provincia di Milano e tolto qualcosina di ENEL e di A2A (peraltro quest'ultima non sembra compatibile con la mia I-Pace), la ricarica a 50Kw rimane una chimera. Figuriamo nel resto del Paese.
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Re: La mia angoscia nel provare Jaguar i-Pace da tre mesi
Ti ringrazio per il consiglio sul fotovoltaico ma, non hai pensato che forse io non possa installarlo a causa di problemi strutturali della mia abitazione?kathy ha scritto:Strano che nessuno abbia ancora risposto alla serie di vaccate che dici sulla ricarica domestica.
Ogni kW di Potenza aggiuntivo costa 1.8 euro al mese sulla bolletta. Se uno può acquistare una iPace potrà forse spendere 5 euro al mese per aumento Potenza? Se hai soldi per iPace magari installa fotovoltaico e documentati sui benefici che comporta quando associato a EV...
Inoltre, posso tranquillamente portare il contatore anche a 16 Kw se voglio, ma tanto il wallbox domestico lavorerebbe sempre e solamente in monofase con 7 Kw al massimo
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Re: La mia angoscia nel provare Jaguar i-Pace da tre mesi
Allora benvenuto a bordo! I problemi di certo non mancano e non è nascondendo la testa sottoterra che scompaiono (non è riferito a te ma c'è anche chi difende la propria posizione a tutti i costi): dobbiamo infatti viverli i problemi, divulgarli e poi trovare soluzioni. Vedi che pure io di tanto in tanto elenco le disavventure, leggi qui per esempio (aggiornato a domenica scorsa) > affidabilita-della-ricarica-altro-scogl ... t3966.htmlalexgualty ha scritto: E' proprio quello che sto facendo anche perchè, come del resto ho già avuto modo di dire, continuo a credere e a cercare di fare, immodestamente, la mia parte in un futuro decisaente più "green" e meno dannoso per il pianeta.
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Re: La mia angoscia nel provare Jaguar i-Pace da tre mesi
Brevemente , due le riflessioni :
Visto la disponibilita' per prezzo simile, e la scelta che pochi anni fa non esisteva, perche' non una Tesla?
Per quanto riguarda la ricarica domestica ( d' obbligo, secondo me) esistono case che offrono tariffe Flat + colonnina ed inoltre Tessera per caricare sulle pubbliche di Enel, sempre comprese nella Flat ....io non ci penserei due volte ( anzi..ci ho gia pensato da piu di 1 anno) senza andare a sconquassare il contatore di casa, con ovvie conseguenze
Visto la disponibilita' per prezzo simile, e la scelta che pochi anni fa non esisteva, perche' non una Tesla?
Per quanto riguarda la ricarica domestica ( d' obbligo, secondo me) esistono case che offrono tariffe Flat + colonnina ed inoltre Tessera per caricare sulle pubbliche di Enel, sempre comprese nella Flat ....io non ci penserei due volte ( anzi..ci ho gia pensato da piu di 1 anno) senza andare a sconquassare il contatore di casa, con ovvie conseguenze
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Re: La mia angoscia nel provare Jaguar i-Pace da tre mesi
Ciao, ti spiego cosa mi ha spinto ad acquistare I Pace rispetto Tesla:ElMu ha scritto:Brevemente , due le riflessioni :
Visto la disponibilita' per prezzo simile, e la scelta che pochi anni fa non esisteva, perche' non una Tesla?
Per quanto riguarda la ricarica domestica ( d' obbligo, secondo me) esistono case che offrono tariffe Flat + colonnina ed inoltre Tessera per caricare sulle pubbliche di Enel, sempre comprese nella Flat ....io non ci penserei due volte ( anzi..ci ho gia pensato da piu di 1 anno) senza andare a sconquassare il contatore di casa, con ovvie conseguenze
1 - La linea che per me, e sottolineo per me, è spettacolare, direi amore a prima vista, che prosegue tutt'ora
2 - gli interni, massima cura nelle finiture, poca plastica, computer di bordo e infotainment tutto sommato semplici, ampi spazi, anche di baule (per le mie necessità)
3 - fine delle sovvenzioni statali di Obama, quindi ora Tesla deve camminare con le proprie gambe... visto la crisi di tutto il settore, cui nemmeno Jaguar è esente, intendiamoci, deve produrre utili con un parco auto ridotto...
4 - ogni volta che Elon Musk apre bocca, il titolo perde un 10% in borsa...
Per la wall box domestica, io non l'ho installata, nonostante 6 kw di potenza installati e fotovoltaico (3Kw), faccio meglio e spendo meno con Duferco.
Jaguar I Pace 400 EV AWD HSE - Guiglia (Mo)
Re: La mia angoscia nel provare Jaguar i-Pace da tre mesi
Condivido tutto alla lettera, salvo che la mia esperienza è limitata ad una plug-in.alexgualty ha scritto:Io sto provando la I-Pace da marzo 2019 e potrei riassumere in una sola parola l'automobile elettrica: angoscia. Angoscia pura, persino di notte, quando il cervello ti sveglia calcolando kwh, pesi, aerodinamiche, prossime destinazioni e... imponderabili "imprevisti" quando si è a bordo di un'autovettura per lavoro o per svago.
Non ha alcun senso cercare di ipotizzare la giornata tipo dell’automobilista elettrico, facendo veri e propri miracoli per dimostrare al mondo intero che anche con un’auto di questo tipo si può fare tutto – ci sono troppe variabili e troppi imprevisti nell’utilizzo di un’automobile, per poter tracciare una statistica d’impiego settimanale – mi sembra sin troppo ovvio.
Tuttavia, recensori, tecnici e molte nuove star di Youtube si stanno prodigando per farci digerire la pillola - a tutt'oggi amarissima - del futuro elettrico ormai imminente; tuttavia, non siamo neanche al periodo preistorico dell'elettrico. Neanche un solo solo "ingrediente" disponibile sembra riuscire ad essere quello giusto per confezionare quella strana pillola. In particolare: la rete di ricarica è raffazzonata alla meglio, poco affidabile, in mano a dozzine di gestori differenti e altrettante diverse modalità di iscrizione, tesseramento, rifornimento, ecc. Come se per far benzina tradizionale a qualsiasi distributore al mondo ci si dovesse PRIMA tesserare da casa, attraverso portali web tanto caotici, quando poco affidabili.
Poi c'è il discorso delle false autonomie dichiarate dai costruttori: roba da class action, altro che "nuovo firmware" da installare!
Per non parlare poi di quell'odioso computer di bordo che, come giustamente dicono i recensori, continua a giocare a "frate indovino", con la spada di Damocle di improbabili autonomie calcolate in tempo reale. Con un’auto tradizionale ci si limita a dare un’occhiata al livello di carburante, si è no un paio di volte al giorno – con l’elettrico si viaggia con un occhio incollato al quel valore, che la fa da padrone in ogni cruscotto. Angosciante, lo ripeto.
Vogliamo poi aggiungere l'assurdità del "piede leggero", caldamente suggerito da molti dei succitati recensori?! Se vai piano, ti dimentichi dei sorpassi e… ti metti pure a dieta – così il tuo peso corporeo può incidere meno sull’energia richiesta per spostarti a bordo di un’auto elettrica – l’autonomia ne risente positivamente. Ma secondo voi, chi si compra una Jaguar, una Tesla o un Audi E-Tron (con prezzi a partire da 80.000 euro) guiderebbe come un pensionato su una Fiat Panda?!?! Sarebbe come suggerire di rispettare i limiti di velocità a chi possiede una Ferrari Testarossa o una Lamborghini Aventador!
Poi c’è il discorso delle ricariche domestiche. Il cosiddetto “wallbox” va tassativamente installato, nella pressochè vana speranza di risicare qualche ora ai biblici tempi di ricarica notturna. Poi va necessariamente aumentata la potenza del contatore di casa – almeno fino a 6 Kw. Tuttavia, non saremo mai in grado di ricaricare il nostro veicolo elettrico al massimo della potenza erogata dal contatore, visto che le utenze domestiche la faranno sempre da padrone (frigorifero, piastre di cottura, forno, lavatrice, lavastoviglie, ecc.). La soluzione migliore – sempre secondo gli esperti recensori – sarebbe quella di un contatore ad almeno 10/16 Kw in trifase: tralasciando per un attimo il notevole aumento di costi per tale esoso approvvigionamento elettrico, autovetture come la Jaguar I-Pace non ne beneficerebbero in alcun modo. Il perché è presto detto: i “cervelloni” che l’hanno progettata hanno optato per un trasformatore a singola fase, che può assorbire 7 kW al massimo!!! In dettaglio, questo particolare tecnico della “rivale” di Tesla, ne sancisce inesorabilmente il fragoroso insuccesso: in Italia e in Europa sono presenti molte colonnine di ricarica a 22 Kw (scordiamoci pure quelle a 50 KW e oltre); mentre Tesla riesce a sfruttarli quasi tutti, la I-Pace si limita a quegli assurdi 7Kw, costringendoci a preventivare ore ed ore si sosta durante lunghi tragitti.
In soldoni, 7Kw si traducono mediamente con una ricarica di circa 30 chilometri ogni ora. Da Milano a Cesenatico, ad esempio, ci si dovrebbe fermare in ricarica per almeno 4 ore, al fine di allontanare lo spettro del carro attrezzi! Se poi fossimo a bordo in quattro, con bagagli e aria condizionata a pieno regime ci si dovrebbe tassativamente una notte a metà strada, in un albergo dotato di colonnina di ricarica (a 22 kW solo per le Tesla!).
Riassumento, la I-Pace mi sembra solamente un giocattolone sin troppo costoso, inutilmente celebrato dagli stessi produttori e dal marketing automotive. A livello costruttivo e di rifiniture non c’è nulla da criticare, anzi è decisamente un’autovettura sin troppo bella per crollare sotto il peso di tutte le limitazioni d’uso espresse in queste considerazioni.
Per la cronaca ho già fatto ben 4 aggiornamenti software e una riparazione (assurda) allo sportello di carica che mi si era bloccato, senza poterlo riaprire neanche con un martello. Ad oggi, consumi e prestazioni sono rimasti esattamente gli stessi!
Dulcis in fundo, con il caldo che fa in questo mese di giugno 2019, non vi venga in mente di accendere il condizionatore: se ne andrebbero via i kilowatt come granelli di sabbia tra le mani e... avrebbe più autonomia una bicicletta a pedalata assistita!!!!
La cosa in assoluto peggiore è la bugia grossolana e direi fraudolenta sulle autonomie ingannevoli.
Tant’è che la jaguar è pubblicizzata con 400 km di autonomia e il primo che ti ha risposto ha candidamente detto che se fai più di 200 km al giorno non è l’auto giusta.
Così uccidono il “bambino “ creando la nomea di essere una fregatura.
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Re: La mia angoscia nel provare Jaguar i-Pace da tre mesi
Giampigua guarda che il problema nel fare i 200 km al giorno penso sia legato al ricaricare per il giorno dopo...se fai oltre 200 km ti ci vanno almeno 10 ore da lasciare l'auto sotto carica (a casa) quindi diventa pesante più che altro per questo motivo.
FV: 4,55 kW qcells G5 inverter zucchetti - https://www.solarmanpv.com/portal/Termi ... ?pid=71510 - PDC aria aria: 2 LG Quadro 1 LG wifi artcool - Leaf Tekna 40 kWh 06/2018 dal 09/20 + Peugeot e208 Allure 11/20 ex 06/21 + Peugeot e208 GTpack dal 06/21
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Re: La mia angoscia nel provare Jaguar i-Pace da tre mesi
Infatti il senso della mia affermazione era quello: o ti fermi a caricare alle fast ed in 1 ora e 1/2 te la cavi, oppure a casa ci metti tutta la notte se hai potenza a sufficenza, quindi il problema autonomia è legato a quello. Poi con organizzazione e sacrificio si può fare tutto...mirko2016 ha scritto:Giampigua guarda che il problema nel fare i 200 km al giorno penso sia legato al ricaricare per il giorno dopo...se fai oltre 200 km ti ci vanno almeno 10 ore da lasciare l'auto sotto carica (a casa) quindi diventa pesante più che altro per questo motivo.
Ribadisco che i sistemi usati dal "cartello" delle case automobilistiche per dichiarare i consumi sono fuori dal mondo, con prove impossibili da ripetere in strada ( chi di noi ci mette 1 km per arrivare ai 50 km/h partendo da fermo?), tanto è vero che nella mia vita non sono mai riuscito nemmeno lontanamente ad avvicinarmi ai consumi dichiarati (e credo di essere in buona compagnia con tutti i possessori di auto), e questo coinvolge anche le auto elettriche.
Jaguar I Pace 400 EV AWD HSE - Guiglia (Mo)
Re: La mia angoscia nel provare Jaguar i-Pace da tre mesi
E sarebbe anche obbligatorio per legge: tutti gli operatori sl consumo, per ragioni fiscali, sono obbligati ad organizzarsi per accettare pagamenti con bancomat o carte di credito.babao ha scritto:Anch' io da non possessore, per ora, di auto elettrica, mi chiedo:- ma perchè per ricaricare alla colonnina un' auto ev devo avere per forza app sullo smart che io tra l' altro non posseggo, e tessere a iosa? Se vado a fare benzina mi bastano i contanti o una carta di C. o D. Se per forza di cose devo fermarmi per una ricarica ad una colonnina,ma non ho l' app o la tessera specifica, perchè devo rimanere a piedi solo per il fatto che non posso usare il mio bancomat? Due settimane fa in parcheggio a Desenzano del Garda ho visto un tizio che stava armeggiando alla colonnina di Garda Uno, con una Zoe, ed incuriosito mi sono avvicinato e ho scambiato cu lui qualche parola. Era abbastanza arrabbiato perchè non poteva caricare la batteria, ormai scarica, per il fatto che doveva prima registrarsi sul sito del fornitore, e poi essere in possesso della tessera! Ma è assurdo, pagare per pagare non sarebbe sto meglio, inserire direttamente il bancomat come nei self service dei distributori di benzina!!!???
Forse sono un pò ignorante in materia, ma secondo me se si vuole avvicinare le persone alle auto ev, si dovrebbe disporre dei più semplici strumenti accessibili da tutti.
Semplicemente, al solito, in italia si fanno le leggi e non si fanno rispettare.
Tutti gli operatori, se non accettano bancomat, possono. Chiamarsi ABUSIVI