È possibile sfruttare il surplus di un altro impianto condominiale?

[alessandrotedesco]

Salve, abito in una villa plurifamiliare con tre appartamenti.
Ciascuno con un impianto da 6kW e 20 kWh di accumulo.
Uno di questi non lo usiamo.
Sarebbe possibile sfruttarlo creando un ponte con il mio impianto quando è a corto di energia?
Grazie

[paskyu]

No.

[alessandrotedesco]

In nessun modo?

[Kermit]

La festa del 110% immagino, 3 impianti, con accumulo, di cui uno non usato.....

Come ti hanno risposto non è possibile fare quello che chiedi, non legalmente.

[alessandrotedesco]

Sì, siamo riusciti per il rotto della cuffia a realizzare IF con sconto in fattura. Il terzo impianto lo utilizziamo solo per l'estate, visto che è una villa al mare. Quindi d’inverno pensavo potessi sfruttarlo…

[lucabon]

Salve, abito in una villa plurifamiliare con tre appartamenti.
Ciascuno con un impianto da 6 kW e 20 kWh di accumulo.
Uno di questi non lo usiamo.
Sarebbe possibile sfruttarlo creando un ponte con il mio impianto quando è a corto di energia?

Come già indicato qui, dal punto di vista legale (ma anche tecnico) non puoi fare nessun collegamento tra appartamenti. Dal punto di vista tecnico potresti scambiare le batterie un paio di volte al giorno, ma – oltre ad essere ovviamente poco pratico – sarebbe anche illegale...

L'unica soluzione è costituire un gruppo di autoconsumo e prendere 0,013 €/kWh in più rispetto al RID: siccome avete fatto il 110%, non avete diritto alla tariffa incentivante ma solo al contributo di valorizzazione, che è sostanzialmente il contributo per il trasporto "evitato".

Dal punto di vista tecnico, dovreste installare un server che raccoglie le misure di prelievi/immissioni dei 3 appartamenti e "comanda" i vari inverter di accumulare o immettere quando qualcuno sta consumando. Bisognerebbe vedere se i vari inverter sono già disposti per una cosa del genere, altrimenti il server dovrebbe simulare il misuratore almeno per l'appartamento che non usate: se uno o entrambi gli appartamenti usati stanno cioè prelevando da rete (ad esempio perché fotovoltaico e/o accumulo non riescono ad alimentare interamente la WallBox), il misuratore "virtuale" dell'appartamento non utilizzato dovrebbe indicare la somma algebrica di tutti i misuratori in modo che l'inverter di quell'appartamento immetta in rete quello che serve agli altri due.
Gli appartamenti continueranno a pagare la normale bolletta, mentre il GSE pagherà il "gruppo" con il prezzo orario dell'energia immessa più appunto 0,013 €/kWh per l'energia scambiata in tempo reale tra gli appartamenti. Sull'energia scambiata non paghi le tasse.

Mi sembra però una complicazione tecnica e burocratica un po' eccessiva per avere qualche centesimo in più al kWh... Forse fai prima a configurare l'inverter dell'appartamento non utilizzato per immettere in rete quando il prezzo dell'energia è più elevato (al mattino e alla sera), in modo da massimizzare il guadagno del RID, che può essere anche il doppio o più rispetto ad immettere di giorno solo con il fotovoltaico.

Un'altra soluzione potrebbe essere quella di collegare/utilizzare gli apparati più energivori (WallBox, lavatrice, ecc.) al contatore dell'appartamento non utilizzato, in modo da autoconsumare anche l'accumulo di quell'appartamento. Non so però se dal punto di vista pratico sia fattibile (fare il bucato nell'altro appartamento, utilizzare il box dell'altro appartamento, ecc.): dovete valutare voi...

[alessandrotedesco]

Grazie @lucabon davvero molto gentile ed esaustivo. Considerato quanto da te detto la migliore soluzione è l'ultima da te ipotizzata ed è proprio quella che, semplicisticamente, stavo valutando, il “rasoio di occam” ha sempre ragione!
Grazie mille ancora